Lo scorso fine settimana, noi di Banca del Tempo Valmadrera – APS abbiamo avuto l’immenso piacere di ospitare la mostra artistica di pittura su ceramica di Iris Dell’Oro e Graziella Giudici.
L’iniziativa, proveniente dall’assessorato della cultura, in particolare da parte dell’ assessore Marcello Butti, ha permesso alla nostra associazione di raggiungere ancora una volta l’obiettivo di rendere Villa Ciceri la casa della comunità attraverso attività di carattere sociale.
L’inaugurazione si è tenuta nel pomeriggio di sabato 20 aprile e ha accolto un gran numero di ospiti e cittadini incuriositi e affascinati dalle opere delle due artiste, nostre compaesane ora trasferite in un comune vicino.
Tra un dolce rinfresco e una chiacchierata e l’altra si è avuto modo di conoscere meglio il trascorso artistico di Iris e Graziella, la tecnica che utilizzano e come la loro amicizia le faccia spronare l’un l’altra a migliorare sempre di più.
Dopo una breve introduzione del nostro Presidente Flavio Passerini, che ha sottolineato la vivacità di Villa Ciceri e le opportunmità che offre per divenire sempre più la casa della comunità, è intervenuto il Sindaco Antonio Rusconi raccontando come è nato questo progetto e di come rappresenti l’inizio per creare una società “improntata al bello”: «In un momento dove si parla tanto di notizie negative, dove si fa a gara a parlare male degli altri, dove c’è il “maledire” invece del “benedire”, noi abbiamo bisogno di educare al bello.»
È seguita una breve ma dettagliata illustrazione e descrizione di alcune delle opere realizzate dalle due artiste, le quali con precisione e semplicità hanno raccontato il loro processo artistico agli ospiti presenti.
La tecnica utilizzata sulla porcellana prende il nome di “pittura terzo fuoco”: per attribuire alla porcellana la sua tipica finitura lucida è necessario che questa passi attraverso due cotture; dipingendola e fissando i colori con una ulteriore bruciatura, assume questa denominazione.
I colori sono dei pigmenti che si impastano con delle essenze e degli oli particolari, cotti successivamente in un forno refrattario a temperature che raggiungono fino 1200°C nel caso in cui si voglia modellare la porcellana stessa per attribuirle una determinata forma.
Ogni passaggio di sovrapposizione di colore richiede una cottura, poiché sulla porcellana se sovrappongo certi colori, quelli sottostanti possono essere completamente cancellati poiché “incompatibili”, come l’arancione e il giallo; esempio evidente nell’opera di Graziella “Le ragazze senza parole”.
Ogni tecnica presenta la sua peculiarità: il puntinismo vede l’accostamento di decine di punti realizzati con la penna pennino per ottenere un effetto di chiaroscuro; le incisioni possono essere ottenute con l’utilizzo di un trapano; le sfumature con altre tecniche ancora. Lo spatolato, già realizzato da tempo su tela, invece rappresenta una novità nel mondo della pittura su ceramica, poiché difficile da realizzare e decisamente più macchinoso. Ma esistono numerose altre tecniche e modalità.
Si tratta di un lavoro lungo e complesso, infatti ogni opera richiede un tempo indefinito di ore di lavoro, molta pazienza e un gran numero di strumenti e materiali.
La presentazione si è conclusa con il caloroso intervento di Patrizia, sorella Iris, che ci ha permesso di vedere dentro il processo lavorativo e soprattutto emotivo delle due amiche: «Ho notato in loro che quando si trovano insieme si scambiano oltre le idee anche le loro emozioni, ciò che stanno vivendo in quel momento, la loro vita. […] Con il passare degli anni ho visto come Iris è cambiata e come nei suoi quadri riporti una parte della sua vita: delle persone, un vissuto, delle sensazioni.»
Ci auguriamo di poter rivivere ancora un’esperienza del genere, non solo insieme a Iris e Graziella, ma con molti altri artisti e virtuosi delle nostre zone, per poter far nascere davvero una società dedita alla bellezza.
Qui una galleria di immagini della mostra e delle sue attività