Beatrice, Bea per gli amici, è una signora di 47 anni; vive con la famiglia, il marito Enrico e i figli, Luana di 18 anni e Paolo di 8, in una casetta con un giardino e un angolo per l’orto.
Con loro vive anche la mamma di Bea, Ludovica, che ha 75 anni, signora molto attiva ma che ultimamente comincia ad avere qualche acciacco.
Bea Lavora part time in un ristorante, come cuoca.
Suo marito è spesso via per lavoro e rientra nei fine settimana.
La figlia Luana sta frequentando il 5’ anno del liceo linguistico e appena terminati gli studi, vorrebbe fare la patente per diventare indipendente dalla mamma.
La giornata di Bea è molto piena, il mattino si occupa della casa, poi va al lavoro e lascia il pranzo pronto per i figli che tornano nel pomeriggio.
Per fortuna che la mamma le dà una mano con casa e figli. Altrimenti come farebbe?
Ultimamente, però, Ludovica non è più la donna forte di un tempo e Bea si chiede come farà a trovare aiuto, se dovesse servire, anche perché in questo periodo non ci sono soldi in più da spendere.
Uscendo dal turno di lavoro incrocia Franci, la mamma di un’amica di sua figlia Luana. Decidono di dedicarsi 10 minuti per un caffè insieme. Come al solito si arriva a parlare delle difficoltà quotidiane.
Bea condivide le sue preoccupazioni per tutto quello che ha da fare ogni giorno e per l’aiuto della mamma sta diminuendo.
Franci le racconta che ha avuto bisogno di aiuto, nei mesi scorsi, per occuparsi del loro cane mentre erano via in vacanza. Si era rivolta a banca del tempo, che conosce da anni, e con loro aveva trovato un’iscritta che si era presa cura, per qualche giorno, della loro cucciola Pallina.
E non solo, ora stava cercando aiuto per dare una mano con lo studio a suo figlio piccolo. Era passata in ufficio a Valmadrera, aveva parlato con un socio che aveva preso in carico la sua richiesta per trovare qualcuno.
Bea è esterrefatta: cosi facile?
Sì, le aveva confermato Franci, tante persone insieme possono aiutarsi a vicenda!
Io mi sono offerta per fare orli e piccole riparazioni ai vestiti. Cosi se qualcuno ha bisogno, guadagno ore da usare per tutto quello che mi serve.
A Bea era nata un’illuminazione, forse poteva ovviare con questa soluzione ad alcune delle sue difficoltà.
Aveva chiesto a Franci come fare la richiesta.
Franci le aveva suggerito di chiamare in sede o di passare negli orari di apertura; e cosi aveva fatto, aveva chiamato e spiegato il suo problema a una persona gentilissima che le aveva chiesto di passare per iscriversi e per conoscere meglio le sue necessita cosi da mettersi alla ricerca di qualcuno.
“Ed io come posso ripagare?” Aveva chiesto. “Lei cosa sa fare?” Si era sentita rispondere.
“Cucinare!” “ Bene, può offrirsi come cuoca per preparare qualcosa per qualcuno. Cosa ne dice?” si era sentita rispondere.
“Cosi facile e con cosi poco?” aveva ribattuto. “Certo!” basta questo ed è molto!
Ecco! Questa potrebbe essere la storia di una socia, Franci,che ha condiviso con una persona che non conosceva Banca del Tempo, Bea, per offrire la possibilità di trovare soluzioni ai suoi bisogni.
E la nuova socia. Bea. potrà essere di aiuto a tante altre persone socie di Banca del Tempo, con le sue doti di cuoca..
I nomi del pezzo sono fittizi, e la storia è solo uno dei possibili scenari in cui BdT e i suoi soci si muovono. Che bello scoprire, anche qui, un po’ di effetto farfalla: ogni decisione quotidiana, ogni piccola abitudine può produrre, o meglio, finisce per produrre, un grande cambiamento nel corso del tempo. Non possiamo conoscere a priori ciò che accadrà, ma noi siamo i protagonisti in ogni momento di questo cambiamento.
Allora, perché non provare a entrare in BdT?
Ecco i nostri contatti. Vi aspettiamo!
Antonia Colombo.